Le figure professionali
Ad ANFFAS Vercelli si incontrano diverse professionalità, tutte necessarie per fornire un servizio integrato, completo e multisfaccettato ai nostri utenti.
Eccone un elenco esaustivo:
EDUCATORE PROFESSIONALE
Profilo
Questo professionista progetta interventi educativi mirati al recupero e allo sviluppo delle potenzialità dei soggetti in difficoltà; contribuisce a promuovere e organizzare strutture e risorse sociali e sanitarie; programma, organizza, gestisce e verifica le attività professionali di suddette risorse all’interno di servizi socio-sanitari e delle strutture riabilitative in modo coordinato e integrato con altre figure professionali presenti nelle strutture (assistenti sociali, medici, psicologi). Svolge la propria attività in regime di in regime di dipendenza o libero – professionale.
L’educatore professionale opera altresì nei servizi culturali e territoriali, nelle agenzie per le attività del volontariato, in contesti di marginalità sociale, di multiculturalità e/o di multietnia, con obiettivi di promozione e di tutela della persona e della diversità attraverso mirate ed efficaci iniziative per la formazione della personalità, per la prevenzione e/o la riduzione del disagio e dello svantaggio, per la cura della persona in ambiti psichiatrici protetti. Il suo ambito di esercizio professionale È rappresentato da strutture pubbliche e private aventi funzione educativa e di animazione sociale, quali: centri e strutture socioeducative, servizi sociali, case psichiatriche protette e comunità alloggio, centri per anziani, centri per immigrati, comunità per soggetti in condizioni di disagio socio-culturale, sistema penitenziario, ma anche la strada, il quartiere, la città, i musei, le biblioteche, le videoteche, ecc.
(definizione del Ministero Istruzione Università Ricerca-MIUR)
Formazione
In Italia la professione di educatore professionale è regolamentata dal Decreto Ministeriale 8 ottobre 1998, n. 520. Per poterla esercitare È necessario essere in possesso della relativa laurea di primo livello, che ha anche funzione abilitante. Inoltre, È previsto l’obbligo di partecipazione a corsi di aggiornamento e qualificazione.
INFERMIERE PROFESSIONALE
Profilo
E’ individuata la figura professionale dell’infermiere con il seguente profilo: l’infermiere È l’operatore sanitario che, in possesso del diploma universitario abilitante e dell’iscrizione all’albo professionale È responsabile dell’assistenza generale infermieristica.
L’assistenza infermieristica preventiva, curativa, palliativa e riabilitativa è di natura tecnica, relazionale, educativa.
Le principali funzioni sono la prevenzione delle malattie, l’assistenza dei malati e dei disabili di tutte le età e l’educazione sanitaria.
Mansioni
- Partecipa all’identificazione dei bisogni di salute della persona e della collettività;
- pianifica, gestisce e valuta l’intervento assistenziale infermieristico;
- garantisce la corretta applicazione delle prescrizioni diagnostico – terapeutiche;
- agisce sia individualmente sia in collaborazione con gli altri operatori sanitari e sociali;
- per l’espletamento delle funzioni si avvale, ove necessario, dell’opera del personale di supporto;
- svolge la sua attività professionale in strutture sanitarie pubbliche o private, nel territorio e nell’assistenza domiciliare, in regime di dipendenza o libero – professionale.
Formazione
La laurea di primo livello in Infermieristica, conseguita ai sensi dell’art. 6, comma 3, del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502, e successive modificazioni, abilita all’esercizio della professione, previa iscrizione al relativo albo professionale.
DIRETTORE DI COMUNITÀ SOCIO-SANITARIA
Profilo
Il Direttore di Comunità Socio-Sanitaria È responsabile del coordinamento organizzativo, gestionale ed amministrativo del servizio.
Agisce in base agli obiettivi e agli indirizzi gestionali definiti dal consiglio di amministrazione o da altri organismi preposti. Gli competono l’organizzazione generale delle attività, la verifica del raggiungimento degli obiettivi e la vigilanza sugli aspetti qualitativi dei servizi erogati. Possiede elevate competenze relazionali e garantisce la qualità dei progetti di salute.
Formazione
Il titolo di Direttore di Comunità viene rilasciato in esito a un percorso annuale di specializzazione post laurea.
Collocazione lavorativa
Il Direttore di Comunità Socio-Sanitaria opera nell’ambito dei servizi alla persona, residenziali e semiresidenziali, ricoprendone la funzione di responsabile di struttura nei presidi all’interno del sistema regionale di accreditamento, come da D.G.R. 17-15226 del 30 marzo 2005 e D.G.R. n. 35-9199 del 14 luglio 2008).
OPERATORE SOCIO SANITARIO (OSS)
Profilo
L’Operatore Socio Sanitario aiuta le persone a soddisfare i propri bisogni fondamentali.
Favorisce il benessere e l’autonomia di coloro che vivono una condizione di difficoltà a casa (assistenza domiciliare), in ospedale o nelle strutture residenziali (residenze per anziani, comunità alloggio). Per questo collabora con altri operatori professionali che lavorano nei servizi che si occupano di assistenza sanitaria e sociale.
Mansioni
L’Operatore Socio Sanitario deve saper capire le necessità della persona con cui lavora, valutare che cosa le serve e dare delle risposte adeguate. Le sue attività sono quindi rivolte alla persona e al suo ambiente di vita. Deve soprattutto saper svolgere attività di aiuto attraverso interventi igienico-sanitari e di carattere sociale, quindi:
- lavora con il personale sanitario e sociale e contribuisce alla programmazione e realizzazione del progetto assistenziale rivolto alla persona;
- osserva e collabora alla rilevazione dei bisogni e delle condizioni che possono danneggiare ulteriormente la persona in difficoltà;
- aiuta la persona e la famiglia ascoltandoli, osservandoli e comunicando;
- assiste e aiuta la per sona nelle attività quotidiane di igiene personale e di governo/gestione della casa (pulizie, preparazione dei pasti, disbrigo pratiche, ecc.);
- realizza attività semplici a supporto delle prestazioni infermieristiche e tecnico-sanitarie;
- si occupa di favorire le relazioni tra le persone e nei gruppi, anche attraverso attività di animazione.
Il lavoro professionale dell’Operatore Socio Sanitario all’interno dei servizi di aiuto alla persona richiede anche:
- la collaborazione alla verifica della qualità del servizio;
- la trasmissione della propria esperienza agli studenti dei corsi per O.S.S.;
- il proprio aggiornamento professionale.
Con chi lavora
Gli utenti: lavora con persone che vivono in una condizione di disagio sociale o che sono malate. Esse possono essere: anziani con problemi sociali e sanitari, famiglie, bambini e ragazzi problematici, persone disabili, adulti in difficoltà o con problemi psichiatrici, degenti in ospedale, ecc.
I colleghi: collabora, a seconda del tipo di progetto, con operatori di differente professionalità (assistenti sociali, educatori, medici, infermieri, fisioterapisti, animatori, ecc.) ma che hanno le stesse finalità. L’OSS deve essere anche in grado di collaborare con Associazioni di volontariato e con le famiglie degli assistiti.
Dove lavora
L’Operatore Socio Sanitario svolge il proprio lavoro nei servizi sanitari e sociali gestiti da enti pubblici, da cooperative sociali e da privati. Può quindi lavorare in ospedale e negli altri servizi sanitari, nei servizi sociali (comunità alloggio, residenze per anziani, centri diurni, ecc.) o a casa della persona.
Cosa deve sapere
L’operatore Socio Sanitario deve saper lavorare in un gruppo nel quale confluiscono più professionalità.
Deve saper individuare quei bisogni che la persona in difficoltà spesso non riesce ad esprimere e saper intervenire di conseguenza.
Deve saper documentare il proprio lavoro in modo utile anche per gli altri operatori.
Deve relazionarsi positivamente con la persona per limitarne il disagio rispettandola e rispettando l’etica del proprio ruolo professionale.
Formazione
La qualifica di Operatore Socio Sanitario viene rilasciata a seguito di un percorso formativo annuale cui possono accedere gli studenti in possesso di Licenza Media Inferiore